Caratteristiche principali
Per minimizzare i rischi di falsi allarmi l’errore deve essere rilevato per una durata di almeno 10 secondi.
Per semplificare il montaggio l’unità è dotata di connettori a innesto.
Caratteristiche tecniche
  • Monitoraggio perdite con 10 secondi di ritardo dell’allarme
  • Ampia gamma di resistenza, 0-100 kOhm
  • Ampia gamma di temperature, da −20 a +50 °C (−4 a +122 °F)
  • Massimo carico in uscita 250 V AC, 3 A
  • Connessione attraverso connettori a innesto
  • Montaggio su guida DIN
Caratteristiche tecniche
Soglia di rilevamento infiltrazioni  < 100 kOhm
Ritardo allarme 10 secondi
Temperatura d’esercizio −20 a +50 °C (−4 a +122 °F)
Temperatura di stoccaggio −30 a +80 °C (−22 a +176 °F)
Grado di protezione IP20, NEMA: Tipo 1
Materiale della carcassa Polifenilenossido e policarbonato
Montaggio su guida DIN 35 mm
Categoria d’installazione CAT II
Classe di inquinamento 2
Tasso di propagazione della fiamma V0 (E45329)
Umidità 0-95 % di umidità relativa senza condensazione
Dimensioni 108 x 58 x 35 mm (4.25 x 2.28 x 1.38 pollici)
Tensione

16907010: 110-230 V AC

16907011: 18-36 V CC, SELV o Classe 2

Fusibile Max 10 A
Sezione fili morsetti Utilizzare unicamente cavi in rame (Cu). Anima flessibile di sezione 0.2 - 2.5 mm2, lunghezza spellatura 8 mm.
Coppia serraggio morsetti 0.56 - 0.79 Nm (5-7 lbs-in)
Consumo energetico < 2 W
Carico max relè di allarme 250 V AC 3 A
Altitudine Max 2’000 m s.l.m. o 6’562 piedi s.l.m.
Conformità CE, CSA, C/US, UL
Applicazioni
  • Acque reflue commerciali senza scarico dei WC
    Le acque reflue commerciali senza scarico dei WC includono scarichi e acque reflue grigie.
  • Acque reflue domestiche senza scarico dei WC
    Le acque reflue domestiche senza scarico dei WC includono scarichi e acque reflue grigie.
  • Smaltimento dei rifiuti domestici provenienti dai servizi igienici
    Lo smaltimento delle acque di scarico domestiche provenienti dai servizi igienici comprende tutte le acque di scarico dei servizi igienici o delle proprietà residenziali.
  • Smaltimento di rifiuti commerciali provenienti dai servizi igienici
    Le acque reflue commerciali provenienti dai servizi igienici comprendono tutte le acque di scolo scaricate dai WC presenti in proprietà commerciali, industriali o pubbliche.
  • Sollevamento iniziale dei depuratori
    Il sollevamento iniziale dei depuratori riceve le acque reflue municipali dalle stazioni di pompaggio di rete. Installate in pozzi a secco o a immersione, le pompe inoltrano i liquami a un impianto di trattamento per la purificazione finale. A causa della mancanza di filtri nella maggioranza delle stazioni di pompaggio, i materiali difficili, come prodotti sanitari fibrosi e imballaggi, sono una minaccia costante per i tempi di attività.
  • Stazione di pompaggio in entrata
    Le stazioni di pompaggio in entrata sono in qualche maniera simili alle stazioni di pompaggio terminali più grandi. A seconda della profondità della fognatura in entrata, la prevalenza di sollevamento può variare da 2 a 30 metri. Per evitare carichi d’urto idraulici, che incidono negativamente sul processo biologico, le stazioni spesso utilizzano in parallelo azionamenti a velocità variabile e/o svariate pompe.
  • Stazioni di pompaggio di rete
    Le stazioni di pompaggio di rete raccolgono le acque reflue da abitazioni e schemi comunali. Installate in pozzi a secco o in immersione, le pompe inviano le acque reflue a una stazione di pompaggio finale. Poiché la maggioranza delle stazioni di pompaggio non sono equipaggiate con filtri, le pompe devono far fronte a materiali difficili quali articoli sanitari fibrosi e da imballaggio.
  • Stazioni di pompaggio in uscita
    Le stazioni di pompaggio in uscita sono necessarie quando il livello dell’impianto di trattamento è inferiore a quello che riceve l’acqua. Questo è particolarmente vero quando si scarica in un fiume, il cui livello può salire durante forti piogge o periodi di alluvione, oppure nel mare, dove il livello varia con la marea. Le stazioni di pompaggio in uscita potrebbero anche essere necessarie per compensare le crescenti perdite da attrito che si presentano in un tubo ad alto flusso in uscita, ad esempio nei tubi a lunga uscita in mare.
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